venerdì 31 ottobre 2014

Violoncello

Il destino ha due modi per distruggerci, negare i nostri desideri o realizzarli. (Henri-Frédéric Amiel) 

Nell’attesa che le prime ombre della sera si allunghino sulla città, nell’attesa che la notte più spaventosa dell’anno scenda e colga in fallo voi ignari lettori del blog, il vostro Obsidian Mirror tamburella freneticamente le dita sulla tastiera del computer per proporre il proprio menù di Halloween. Davvero pensavate che me ne fossi dimenticato quando avete letto il titolo del post di oggi nel vostro blogroll? Ebbene spero che adesso siate sollevati, perché “violoncello” è la mia proposta odierna per trascorrere in “pace” e “serenità” la vigilia di Ognissanti.
Per l’occasione ci spostiamo in Corea del Sud, uno dei paesi più prolifici per quanto riguarda la nuova frontiera dell’horror cinematografico. Un cinema, quello coreano, che deve sicuramente molto alla più antica tradizione horror giapponese, ma che tuttavia, negli ultimi dieci anni, ha saputo differenziarsi concentrandosi sulla sofferenza e sull'angoscia dei personaggi piuttosto che sull’ormai sdoganato cliché del fantasma vendicativo vestito di bianco e dai lunghi capelli corvini.
Prima che qualcuno me lo faccia notare, mi affretto a precisare che un fantasma vendicativo, vestito di bianco e dai lunghi capelli corvini, lo troviamo anche in questo “Cello” (첼로), e ci regala delle sequenze da brivido, alcune perfino abbastanza originali, ma, come vedremo tra poco, non è questo il punto.

domenica 26 ottobre 2014

Il segno giallo (Pt.2)

Quando vidi per la prima volta il guardiano egli mi voltava le spalle. […] Non gli prestai più attenzione di quanta ne diedi a qualunque altro passante che si trovava in Washington Square, così quando chiusi la finestra e ritornai nel mio studio, me ne dimenticai. Più tardi quel pomeriggio, quando i raggi del sole si fecero più caldi, aprii di nuovo la finestra e mi affacciai per prendere un po’ d’aria. L’uomo era ancora lì, immobile […] Era voltato dalla mia parte ora. Con un movimento perfettamente involontario mi sporsi per guardarlo meglio. Fu in quel momento che egli sollevò la testa e diresse il suo sguardo verso di me.  

Un terzo personaggio si affaccia, in questo ennesimo racconto di Robert W. Chambers, oltre ai due citati qualche giorno fa nella prima parte dell’articolo. L’autore lo chiama “Watchman” e il sottoscritto, senza pensarci troppo sopra, lo ha tradotto con il termine “guardiano", che tanto ricorda il “guardiano della soglia” citato da innumerevoli culture. Il guardiano della soglia, colui che si alimenta delle paure di chi lo affronta, ma che è necessario riuscire a superare per poter poi accedere ai regni oscuri dell’oltretomba o ai livelli più alti della comprensione esoterica. 

martedì 21 ottobre 2014

Il segno giallo (Pt.1)

Avevo già letto tutti i libri della biblioteca ma, tanto per passare il tempo, mi diressi verso le librerie e ne aprii gli sportelli con il gomito. Ero in grado di distinguere ogni volume dal colore della sua copertina. Li passai in rassegna tutti, camminando lentamente accanto agli immensi ripiani e fischiettando per tenermi allegro. Stavo per voltarmi e recarmi in sala da pranzo quando lo sguardo mi cadde su un libro rilegato in giallo, che si trovava in un angolo del ripiano superiore dell'ultima libreria. Non me ne ricordavo e dal pavimento non riuscivo a decifrare la scritta pallida sul dorso, così andai nel salotto fumatori e chiamai Tessie. Ella sopraggiunse dallo studio e, dietro mia richiesta, si arrampicò per arrivare al libro. "Che cos'è?" chiesi. "Il Re in Giallo". Ero sbalordito. Chi lo aveva messo lì? Come era arrivato in casa mia? Da tempo avevo deciso che non avrei mai dovuto aprire quel libro, e mai niente al mondo avrebbe potuto convincermi a comprarlo. Nel timore che la curiosità potesse farmi venire la tentazione di aprirlo, non avevo mai neanche gettato un’occhiata al libro quando ci incappavo nelle librerie. Se mai avevo provato la curiosità di leggerlo, la terribile tragedia del giovane Castaigne, che conoscevo, mi aveva impedito di esplorarne le malvagie pagine. Mi ero sempre rifiutato di ascoltare qualunque descrizione, e in effetti nessuno aveva mai osato discuterne la seconda parte alta voce, così non avevo assolutamente idea di ciò che quei fogli potessero rivelare. Fissai la velenosa rilegatura gialla come avrei fatto con un serpente. 

giovedì 16 ottobre 2014

Ore d'orrore: il vampiro (Pt.2)

Ben ritrovati miei piccoli fifoni. Siamo giunti alla seconda e ultima parte dello speciale "Ore d'orrore" dedicato al principe dei non-morti. Oggi scopriremo se il nostro misterioso guest-blogger (che misterioso ormai non lo è più) riuscirà a vincere lo scontro finale col vampiro. La cruenta battaglia consumatasi solo qualche giorno fa qui sul blog si era conclusa senza vinti né vincitori ma, stavolta, bisognerà assolutamente portare al pettine tutti i nodi. 
Voi cosa dite? Riuscirà il nostro Marco Lazzara, chimico di giorno e cacciatore di mostri la notte, a portare a casa la vittoria?
Ce lo auguriamo tutti. Ce lo auguriamo per lui, visto che ci siamo ormai affezionati al nostro mitico blogger itinerante, e ce lo auguriamo per noi, visto che ben altri mostri, forse ancora più spaventosi, attendono il loro turno. 
Per non saper né leggere né scrivere, il sottoscritto ancora una volta nasconderà la testa sotto la sabbia in attesa che tutto finisca e che il mondo venga liberato da uno dei suoi incubi più atavici. Il mio consiglio, per ora, è quello di non gettare ancora crocifissi e collane d'aglio nella spazzatura perché, nella remota ipotesi Marco Lazzara dovesse fallire nel suo intento, potrebbe tornarci utile ricorrere ai vecchi e classici metodi. Ma basta dilungarsi in pu##anate! Lascio la parola al nostro Van Helsing di fiducia!

domenica 12 ottobre 2014

Ore d'orrore: il vampiro (Pt.1)

È giunto finalmente il grande giorno. Il momento in cui si scoperchiano le tombe e i passi pesanti di una moltitudine di creature della notte, assetate di sangue, percuotono la terra in cerca di coloro che temono il buio. E voi? Avete paura del buio? Ci sono molte buone ragioni per avere paura del buio, recitava tanti anni fa una celebre commedia horror. 
Ma oggi siamo qui per fare luce su quel buio, siamo qui per allontanare quelle arcane fobie che attanagliano il nostro riposo notturno. Si alza il sipario di "Ore d'orrore", signore e signori! 
Come promesso qualche giorno fa, oggi parte una nuova rubrica curata da un ospite d'eccezione, un ospite il cui nome è rimasto sino ad ora nascosto nell'ombra ma che, finalmente,  verrà rivelato.
Un ospite che vi prenderà per mano e vi porterà in quei territori inesplorati dove i vostri incubi si confondono con la realtà. Un mostro di scienza che cercherà di contrapporsi ai mostri classici della tradizione, portandone alla luce i punti deboli e affondando i propri colpi con la sola forza della ragione. Riuscirà nel suo intento? Non ci è dato di saperlo..... ma voi siete pronti a combattere le vostre paure? Siete curiosi di sapere come andrà a finire? Non vi tedierò oltre, quindi. Anche perché vedo già avvicinarsi il primo nemico... e di conseguenza per me è ora di fuggire in un posto più sicuro. Tornerò quando tutto sarà finito, se ci sarete ancora. In bocca al... vampiro!

martedì 7 ottobre 2014

Terre di Confine Magazine #3

Sono passati altri cinque mesi dall’ultima volta che se ne è parlato (qui) ma nonstante ciò sono certo che la maggior parte dei lettori di Obsidian Mirror se ne ricordano bene. Ebbene, torna oggi la rivista TERRE DI CONFINE, di cui potete ammirare la nuova, stupenda copertina di Renáta Szentirmai. Cos’è “Terre di confine”? L’avevo già scritto le volte precedenti, ma vale la pena ripetersi: in primo luogo è un’associazione culturale no-profit che, citando direttamente lo Statuto, “ha come finalità lo studio, la promozione e la diffusione della cultura, delle scienze e dell’arte – quest’ultima con particolare riferimento ai generi letterari Fantascienza e Fantastico e all’Animazione Giapponese – intese sotto ogni loro forma espressiva”. Sempre citando lo Statuto aggiungo che “oggetto d’interesse sono Letteratura, Cinematografia e Televisione, Animazione e Fumetti, Storia e Arte, Costume e Società, Mistero e Paranormale, Scienza e Tecnologia, e, più in generale, tutto ciò che attiene agli obiettivi summenzionati.
Vi chiederete perché vi sto raccontando tutto ciò, giusto? Semplice: il vostro Obsidian Mirror figura tra i redattori anche in questo terzo numero! Ma non è tutto. Questa volta non si tratta semplicemente di uno o due articoli. Questa volta viene pubblicata integralmente la lunga serie dedicata alla saga di Phantasm di Coscarelli che, lo ricorderete senz'altro, ci ha tenuto compagnia su questo blog per tutto lo scorso mese di aprile. È per me una grande emozione, nonché motivo di orgoglio, vedere uno dei miei lavori più complessi apparire, tra l'altro in assoluta evidenza, su una rivista di tale spessore (e di ciò non posso che ringraziare l'amico Massimo De Faveri, al quale devo riconoscere anche un lavoro di editing eccezionale). 

venerdì 3 ottobre 2014

Un mostro di scienza

L’ho già detto che settembre è finito? Ah sì, l’ho detto nel mio post precedente. Non mi resta quindi che parlare di ottobre, che è appena cominciato, e dei progetti in cantiere da qui alla fine dell’anno. Progetti che in verità non sono moltissimi. Ultimamente, forse per via di qualche strano allineamento planetario, sembra che il sottoscritto non riesca più come un tempo a produrre articoli in quantità sufficiente per poter vivere a lungo di rendita. Solo un anno fa di questi tempi il blog aveva nel cassetto almeno una dozzina di articoli da poter sguainare nei tempi di magra. Oggi ci sono giusto un paio di cose che, sebbene garantiscano ancora quel minimo di “effetto cuscino” per arrivare al fine settimana successivo, non permettono al blogger qua presente di dormire troppo sugli allori. Ed è proprio qui che sale in cattedra colui che, benedetto il nome suo, ha concepito il concetto di “guest blogging”. Ma andiamo con ordine.
La situazione di emergenza in cui mi trovo si può ricondurre a vari fattori, primo tra tutti forse la mancata chiusura estiva del blog. Sono stati diversi infatti i blogger che hanno salutato i propri lettori all’inizio di agosto per poi riprendere belli riposati (ma soprattutto ricchi di materiale postereccio), a settembre. Il sottoscritto si è intestardito a voler lavorare senza tregua, nonostante le statistiche del blog, al netto dello spam, confermavano la sensazione che non ci fosse nessuno in giro. 

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